MATTEO COSSU

 

Ha iniziato a sei anni lo studio del violino diplomandosi presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia sotto la guida di Georg Mönch. Subito dopo prosegue la propria formazione musicale con Carlo Maria Parazzoli.

Ha studiato presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia conseguendo i diplomi di Alto Perfezionamento in violino con Sonig Tchakerian e in musica d'insieme con Rocco Filippini; ha inoltre ottenuto presso l’ Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola il Master in musica da camera con Pier Narciso Masi con cui ha approfondito il repertorio  delle sonate per violino e pianoforte.

Ha seguito come allievo effettivo corsi di perfezionamento in prestigiose accademie italiane ed europee: il  Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal, l’Académie de musique Tibor Varga di Sion con Francesco De Angelis e Victor Pikayzen, il Campus internazionale di musica di Sermoneta con Rocco Filippini e Mariana Sirbu, l’Accademia Chigiana di Siena con Giuliano Carmignola e con il Trio di Trieste ricevendo borsa di studio e diploma di merito. Ha frequentato la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino e ha partecipato presso l’Arts Academy di Roma a dei master tenuti da Boris Belkin.

Come solista e in duo violino e pianoforte si è esibito presso il Salone Chigi Saracini di Siena, il Museo Revoltella di Trieste, l'Auditorium di S.Maria in Gradi di Viterbo, il Castello dei principi Massimo ad Arsoli, il Kleines Studio di Salisburgo, l'Église des Gésuites di Sion. Di particolare interesse sono stati i récital per gli Istituti Italiani di Cultura tenuti a Vienna presso il Palais Sternberg, a Sydney e ad Hong Kong presso lo Youth Square Y-Theatre e per il Festival International Musica I Festa di Valencia.

Ha tenuto una masterclass di musica da camera presso la Waikato university di Hamilton (Nuova Zelanda) ed ha suonato nell'Auditorium del Waikato Museum della stessa città.

Collabora stabilmente con l'orchestra da camera Concerto barocco di Roma con cui esegue come solista le Quattro Stagioni di Vivaldi.

Parallelamente all'attività di strumentista ha seguito gli studi musicologici sotto la guida del prof. Franco Carlo Ricci presso l'Università della Tuscia di Viterbo, dove ha conseguito la laurea triennale in Arte, musica e spettacolo e la magistrale in Filologia moderna; le sue tesi hanno ricevuto il massimo dei voti, la lode e la dignità di stampa.

Nell'ottobre 2012 ha vinto una borsa di studio triennale al dottorato di ricerca in musicologia dell'Università di Pavia. Dopo aver approfondito la filologia musicale e la prassi esecutiva consegue il titolo di dottore di ricerca in musicologia il 23 febbraio del 2016: il titolo della dissertazione dottorale è 'Ella deve farsi padrona in qualunque sito dell'arco' Studio critico sull'Arte dell'arco di Giuseppe Tartini.

La casa editrice EAI nel febbraio 2014 ha pubblicato il suo libro Prokof'ev incontra Eisenstein. Le musiche per Alexandr Nevskij tratto dalla tesi di laurea specialistica.

Sulla rivista musicale Allegro con brio sono stati pubblicati i seguenti articoli: Giuseppe Verdi: musica tra politica e sentimento, Goffredo Petrassi. Evoluzione stilistica, sensibilità culturale, notorietà internazionale, Giovanni Sgambati. Una Dichiarazione d’amore a Roma, Dannazione e redenzione nel Manfred di Schumann su testo di Byron. Nel maggio del 2015 è uscito il volume Musik und Musikwissenschaft im Umfeld des Faschismus edito da  Studio Verlag, che contiene un suo saggio: Oltre Torrefranca. Riscontri tartiniani nel contesto del Classicismo viennese.

Ha partecipato come relatore al VII Convegno interdisciplinare dei dottorandi e dottori di ricerca dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” proponendo un contributo dal titolo Conflittualità e innovazione nel Concerto per violino di Alban Berg in fase di pubblicazione.

Nel 2014 e nel 2015 ha soggiornato in Austria e in Inghilterra per attività di ricerca e perfezionamento presso l'Universität Wien e  la University of Southampton.

Attualmente collabora con il Centro Studi Tartiniano per cui sta curando la prima edizione critica dell'Arte dell'arco, in vista della pubblicazione dell'Opera Omnia di Giuseppe Tartini.